Nuvole, sogni e granfondo

Le nuvole e i sogni

Scherzi del tempo, anzi della primavera, che trasporta in piena pianura padana un clima atlantico. Il fresco, che diviene freddo la mattina presto, il vento a scacciare la coltre di smog e nebbia, i colori accesi del cielo, del sole e della campagna; l’alternarsi continuo di azzurro e nuvole.

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Località la Siberia

La Normandia ci è venuta a fare visita, giusto le spiagge mancano.
Si pedala a rincorrere le nuvole, quelle bianche, enormi e morbide, come zucchero a velo quasi attendessero mani bambine ad afferrarle e ad assaggiarle.

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Località la Siberia

Lo sguardo è sovente rivolto a loro. Se dovessi dare una sostanza ai sogni questa sarebbe quella delle nuvole. Leggera, perché i sogni sono leggeri, ma di quella leggerezza sostanziosa che diviene solida realtà quando, finalmente, dal cielo scendono sulla terra. E sono i sogni che si realizzano; poi ci sono quelli che si fanno desiderare, giocano a nascondino, appaiono e scompaiono, farli scendere è una lotta dura, sembra di averli acchiappati ma ci sfuggono. Questi sono i più numerosi e dispettosi. Guai a perderli di vista, vanno seguiti costantemente e stanati dai nascondigli in cui si celano.

In sella alla mia bici, lo sguardo rivolto al cielo a leggere la direzione delle nuvole, e via ad inseguirle…vuoi mai che riesca ad afferrarne una e a portarla a pedalare con me?

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la testa tra le nuovole

Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”  W. Shakespeare – “La tempesta”

Granfondo: la 10 Colli che si trasforma in 5 Colli!

Abbandonate le randonnée per un fine settimana, così per cambiare, decidiamo di partecipare alla granfondo “10 Colli bolognesi”. Il percorso completamente rinnovato, la partenza dal centro di Bologna invogliano, per una domenica, ad “attaccare” il numero alla maglia e alla bici.
Sono ormai sette anni che non partecipo più alle granfondo, e non appena entriamo in griglia inizia a salirmi l’ansia della partenza: sarà il solito “pronti via ai 50 km/h, e scansati che vai piano, cosa vieni a fare se non sai andare in bici?” Dieci minuti e lo sapremo. Si parte da Via Rizzoli, al cospetto delle Due Torri, per transitare, poi, su Strada Maggiore.

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Partenza 10 Colli

Complice il fondo stradale in porfido e sasso la partenza è a velocità controllata ma, una volta usciti dal centro storico, di controllato non ci sarà più nulla! E così percorreremo tutta la Val di Zena a ritmi decisamente sostenuti, spesso oltre i 45 km/h, con il cuore in gola ed i polmoni a sbuffare come locomotive a vapore!
Poco prima della salita ci ricompattiamo: io, Sonia, Eros, Leo e Massimo. Caliamo la velocità e ricominciamo a respirare.

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Facebike Team alla partenza

Finalmente si riesce a vedere anche il paesaggio circostante: Quinzano, Loiano e Monzuno. Abbandonata la frenesia e la velocità dei primi 25 km ci ritroviamo a pedalare in un tripudio di colori, quasi attraversassimo una pittura impressionista o un Van Gogh

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5 Colli

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5 Colli

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5Colli

Tutti in fila, colorati noi, colorato il paesaggio e “colorate” pure certe espressioni a sottolineare la “cattiveria” delle salite.

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5 Colli

Le nostre divise grigio – arancioni procedono compatte

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Facebike Team

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sul percorso della 5 Colli

L’idea è quella di portare a termine il percorso lungo, 167 km e 3300 mt dsl. Il bivio tra i due percorsi si trova al km 49, in località Monzuno. Ivi giunti scopriamo che si può proseguire solo sul percorso medio: siamo giunti oltre il tempo limite! Rimango stranita, sono da poco passate le h. 10,00, quindi poco più di due ore dalla partenza. Abbiamo percorso 49 km e non mi pare abbiamo pedalato alla “velocità del bradipo”.
Ci viene riferito che il tempo limite era fissato nelle h. 9,45…per percorrere 49 km  in un’ora e 45 minuti occorreva pedalare ad oltre 28 km/h. Ciò ha significato escludere la maggior parte dei partecipanti dalla possibilità di pedalare sulle strade del percorso lungo. Scelta discutibile e incomprensibile…abbiamo portato a termine granfondo come la Maratona delle Dolomiti, l’Oetzthaler, la Sportul, la Campionissimo, l’Eroica, e non siamo mai giunti fuori termine alle diramazioni tra i diversi percorsi…

A quel punto ci potevamo arrabbiare, offendere e finanche litigare per potere proseguire sul percorso lungo. Ma no, niente di tutto questo. Sì perché pedalare non è un lavoro, è un piacere da condividere, sono momenti per stare bene tra Amici.
E allora abbiamo trasformato la 10 Colli in una 5 Colli.
Mano a mano che procedevano per il percorso medio si faceva largo un pensiero: “benedetto il ritardo con cui siamo giunti alla diramazione dei percorsi”! Sì perché di km in km il percorso diveniva sempre più impegnativo e severo, sino a raggiungere punte di vera e propria “ferocia” sul’ascesa a Badolo e sui 300 mt finali del Monte Donato: i ciclocomputer mostravano pendenze del 20-22% in alcuni punti…roba da ribaltarsi!

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Facebike Team

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sole

Alle 12,15 arrivavamo ai Giardini Margherita, ove era posizionato il traguardo, giusto in tempo per vedere l’arrivo dei primi corridori del percorso lungo e gustarci una buona birra

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Facebike Team all’arrivo

Incontri

Il bello delle granfondo sta anche e soprattutto negli incontri inaspettati. E così vedevamo transitare sul traguardo l’amica Roberta di Massa Carrara, che portava a termine il percorso lungo con ottimo tempo ed un altrettanto ottimo piazzamento di categoria. Immancabili, ovviamente, i saluti, baci e abbracci…queste sono le sorprese che ci piacciono.

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all’arrivo con Roberta

E poi alla partenza l’incontro con le amiche Carla e Cristina da Salvaterra: le più belle e forti granfondiste della zona, tutte allenate ovviamente da Panno il Bello. Ecco loro il tempo massimo per transitare sul percorso lungo non l’hanno “bucato”…hanno la velocità nelle gambe. Brave ragazze.

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alla partenza: Cristina, Carla, io e Sonia

Note di colore

Il “Premio intellighenzia 2017” lo assegniamo al “furbone” che, volendo superare il serpentone dei ciclisti su Strada Maggiore, percorreva in bici il Portico dei Servi salvo, poi, dovere frenare e scendere repentinamente dalla bici onde evitare di capitombolare lungo i gradini posti al termine del porticato: bravo!!
Monte Donato 1: se non si ha la gamba non lo si può affrontare con un 23 o un 25, si rischia di farlo a piedi, di ribaltarsi o di salire a zig zag rischiando di far cadere gli altri ciclisti!
Monte Donato 2: se state salendo quando passo io vuol dire che stiamo lottando per la millesima posizione…sì i primi sono già arrivati da quel pezzo! Pertanto non affannatevi o scapicollatevi facendo manovre repentine ed inconsulte, rischiate solo di far dei danni facendo cadere chi vi sta accanto o sta salendo dietro di voi!

In conclusione è stata una buona giornata tra Amici e bici…ma sabato si torna alle randonnée.
A questo link il percorso 5 Colli: 5 Colli

Written, edited and posted by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”

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2 risposte a “Nuvole, sogni e granfondo”

  1. Il tuo racconto è un bel spaccato delle G.F. competitive. Forse sono meglio le randoneè, oppure le gran fondo non competitive. Ciao

    • Sì anche io preferisco le randonnee e le non competitive. Alla 10 Colli sono affezionata per il percorso molto bello e per avere partecipato, negli scorsi anni, a diverse edizioni. Ciao e buona serata 😊