La strada verso la Sicilia

Un pensiero, un obbiettivo, una strada

Allora come è che funziona?!? A inizio anno fai programmi, progetti, metti in fila un po’ di buone intenzioni…ecco io ho aperto il calendario delle randonnee  Decine di appuntamenti, brevetti da 200, 300, 400 e 600 km; un over 1200 km, Alpi 4000,   straordinariamente bello ma impegnativo, troppo per me… poi l’occhio cade su Sicilia non Stop : 1000 km, 29 maggio 1 giugno, 75 ore di tempo di percorrenza massimo (a questo link il sito Sicilia non Stop )

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Il percorso è presto detto, si tratta di effettuare il giro dell’isola e, alla partenza, si scalerà l’Etna.  La Sicilia non l’ho mai visitata…un tarlo inizia a lavorare in testa, diventa un pensiero, apro una mappa, le strade, le altimetrie…una guida turistica, ricordi del liceo: Verga, Pirandello, Sciascia… Solo un pensiero?!? No, è l’obbiettivo del 2018!
“Sì, però, Cinzia cade presto la Sicilia Non Stop; e come fai a prepararti? Ma, poi, dei giri lunghi mica hai molto tempo per farne…” – “Oh, ma  posso almeno provarci?!?” – “Sì, però, se poi non ce la fai?” – “Dai pure…Avrò visto la Sicilia e mi sarò fatta una settimana di ferie, va bene così?” –  “Sì sì scusa, non volevo scoraggiarti” – “Per fortuna!! Chissà cosa mi dicevi se volevi scoraggiarmi…”
Gli incoraggiamenti sono sempre bene accetti! Ma tant’è, non vale nemmeno la pena prendersela…ogni qual volta ci si prefigge un obbiettivo c’è sempre qualcuno pronto a ricordarti che, tanto, non ce la farai mai.

L’obbiettivo è fissato, se ne parla con gli Amici…dai proviamoci, facciamo un bel gruppo e, così, comincia a delinearsi la squadra (e si spera si aggiunga qualcun altro). Arrivano echi da fuori provincia e fuori regione…beh se voi andate, allora, veniamo pure noi…vedi che, poi, i randonneur sono degli inguaribili ottimisti: perché tirarsi indietro? Ci si prova sempre!

Bisogna pedalare!

Definito l’obbiettivo, occorre tracciare la strada per cercare di raggiungerlo.
Partiamo dalla testa: occorre entrare nell’ordine di idee di salire di nuovo in bici e fare tanta strada. Poi bisogna convincere le gambe, poi bisogna stare lì e richiamare la memoria della fatica…dai son tutte cose che si conoscono, basta un ripassino veloce…speriamo

Giovedì 18 gennaio, si ricomincia dal giro dell’oca (a questo link il percorso   giro dell’oca )
Riprendo confidenza con la bici dopo 15 giorni di stop per influenza e bronchite…tre salitelle in sequenza, corte ma velenose. Le colline modenesi, quelle di casa, sono sempre un buon punto di partenza per “provare la febbre” alle gambe.
Sarà la suggestione della Sicilia ma mi ritrovo a pedalare tra i “vulcanelli” della Riserva Naturale delle Salse di Nirano (Fiorano Modenese) 

In sequenza, poi,  scorrono sotto le ruote Rocca Santa Maria e Fogliano. I primi 45 km sono andati…le gambe sono due pezzi di legno…forse era meglio fare della pianura. 

Sabato 20 gennaio – Toano/Villaminozzo (appennino reggiano)

Un giro leggero, sabato 80/90 km di pianura per sciogliere le gambe ci stanno bene. Venerdì sera, però, arriva un messaggio: “Cinzia domani andiamo a Toano e Villaminozzo, cominciamo con i giri in appennino, vieni con noi?” Dunque…la pianura, la pianura, resisti…non ascoltare il canto delle sirene…”Sì, ci sono;  a che ora partiamo?” Le sirene non hanno nemmeno dovuto bussare: le porte e le finestre erano spalancate! Ma si sa, un poco sconsiderata lo sono sempre stata in bici…quindi, dicevamo Toano/Villaminozzo. Che cosa ha questo giro di particolare? Almeno 1200 d+, una salita di 11 km, un’altra di 4 km, diversi tratti vallonati e una lunghezza di circa 102 km (a questo link il percorso  Toano Villaminozzo ) . Oltre ad essere un giro particolarmente bello per svilupparsi lungo strade poco trafficate e panoramiche.

Ore 9,30 si parte, 25 km di pianura scorrono tranquilli, a parte l’immancabile vento contrario, d’altro canto le fondovalli che corrono a fianco dei fiumi presentano questa caratteristica. Giunti a Cerredolo imbocchiamo la strada che sale a Toano (RE).

Le pendenze non sono mai severe, l’andamento è dolce, ad avere la “gamba” si potrebbe salire di potenza, con il 50…ma la gamba non c’è…allora catena sul 34/27. Facciamole girare le gambe, che ricomincino ad “assaporare” gradualmente la fatica e la sofferenza. La salita di Toano, in effetti, è proprio l’ideale, la fatica la puoi pure ingannare. Sali piano, lentamente, la strada è ampia, esposta al sole, siamo tra le valli del fiume Secchia e del torrente Dolo. 

(In questi grafici le caratteristiche della salita)
Si intravede una cima innevata…una curva, la strada spiana e una montagna di zucchero è lì, davanti a noi, vien voglia di allungare una mano e prenderne una manciata…magico monte Cusna, che stupisci sempre!

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Monte Cusna 

Una veloce sosta caffè nel bar della piazza centrale, le gambe accusano un po’…11 km di salita si fan sentire, l’ultimo giro con un dislivello degno di nota risale allo scorso settembre…Ripartiamo, la discesa fa recuperare un po’ le forze, tre caprioli corrono a lato strada, ci fermiamo un momento per lasciarli allontanare…mi giro e saluto la Pietra di Bismantova…

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Pietra di Bismantova

oggi, care le mie montagne, vi siete mostrate tutte…che curiose, pensavate non fossi più capace di pedalare! Superata Villaminozzo (RE) ci aspettano gli ultimo 40 km di pianura. Arrivo a casa con 102 km…è stata dura, ma un poco di ruggine da gambe e testa l’ho tolta. La strada per la Sicilia comincia a tracciarsi.

Domenica 21 gennaio – Bologna, la Basilica di San Luca 

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San Luca – Bologna

La Basilica di San Luca, il Colle della Guardia,  è una meta frequente, tanto in bici che a piedi. Con San Luca si instaura, per i più svariati motivi, un legame che diviene indissolubile e ti spinge a salire lassù di frequente. Il mio legame  risale ad oltre dieci anni fa quando, per una scommessa, salii a piedi percorrendo tutto il porticato che parte dalla Certosa. Fu una sorta di folgorazione. Tanto che poco tempo dopo vi ritornai in bici, e dovetti staccare il piede nel tratto più duro della salita delle Orfanelle…Il motivo per pedalare sin sul Colle della Guardia lo trovi sempre.
Oggi, domenica 21 gennaio, era fare fondo e una salita non troppo pesa. Infatti ce ne siamo ben guardati dal salire dalle Orfanelle, preferendo la più dolce Via di Casaglia.

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Via di Casaglia

Il nostro giro parte da Nonantola (Mo), pedaliamo più o meno velocemente per i 40 km di pianura che ci separano dall’attacco  di  Via di Casaglia. Qui le auto paiono delle intruse tanti sono i ciclisti, i camminatori e i runners che salgono e scendono.  Noi si sale piuttosto tranquilli, tra foto e chiacchiere, tanto che veniamo sorpassati da due veloci runners… (a questo link il giro completo San Luca )

Salutiamo San Luca, scendiamo in città per un caffè e, poi, si rientra…dai ragazzi è pianura, finiamo di sciogliere le gambe…è pianura con vento contrario, accidenti…pare salita…di quella pesante. Io comincio ad accusare, 102 km ieri quasi 100 oggi…le gambe ringraziano! E pure Lucio, al suo primo giro lungo, mostra un poco di sofferenza…Eppure teniamo botta, rientriamo con le nostre gambe e con la testa che non ha ceduto un attimo.

La strada per la Sicilia sarà lunga e impegnativa. Il primo assaggio lo ha dimostrato… ma noi la costruiremo km su km…rimanete collegati, settimana dopo settimana vi mostreremo il procedere dei lavori.
Appuntamento a lunedì prossimo!

Written, edited and posted by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”

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3 risposte a “La strada verso la Sicilia”

  1. Ciao Cinzia ! sempre al top…. per la Sicilia non devi pensarci Vai dove ti porta il VENTO e vedrai che alla fine sarai piena di energia quella tosta come sei TU La c’e tanta pianura Patti -Cefalù -San Vito LoCapo -Mazara del Vallo-Agrigento (arrivato a 23.45 le rovine iluminate in penombra viste dal mare al insù una cosa ….solo da vedere ho i brividi) solo un po di salita nel finale da Messina alla chiesa di TYNDARIS per il resto …trafico nelle grandi cità Palermo- Fuori da Portopalo di Capo Passero ancora bene ma La super strada Siracusa /Catania 2+2 corsie. Fa conto la nostra Pedemontana Sassuolo-Pozza L’atraversamento di Catania caos(Bologna e come essere a Toano) dipende dal orario Sai allora 2002 cera più se possiamo dire RISPETTO per i ciclisti.il mio tempo anche se non sono andato a tutta (qui non si va a ttttttt).ci rimetti le gambe 47h05′. adesso ciao Cinzia dove vai domenica 28/01 e che orario Mi prenderesti? sono propio ma propio al inizio guglielmo