La Parigi Brest Parigi: un piccolo grande sogno

E allora ci siamo, tra pochi giorni, il 18 agosto, sarò alla partenza della Parigi Brest Parigi. Già, la più famosa e prestigiosa randonnee mondiale: 1217 km per 11.000 d+ da percorrere in un tempo massimo di 90 ore.

La Parigi Brest Parigi

Quattro anni fa quando, a Gambettola, mi cimentai nella prima randonnee da 400 km, mi pareva un sogno irraggiungibile. Eppure, quasi senza rendermene conto, questo sogno l’ho costruito e perseguito, una pedalata alla volta,  km per km e una randonnee dopo l’altra.

Nel 2016, con tanta incoscienza e senza rendermene conto, mi ritrovai alla partenza della 1001 Miglia d’Italia…1600 km per 18000 d+ (Storie di 1001 Miglia: volti  Storie di 1001 Miglia: luoghi  Storie di 1001 Miglia: emozioni)   Nel 2018 è stata la volta dei 1000 km della Sicilia No Stop (Sicilia No Stop: il randoracconto)

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In mezzo ci sono state tante altre randonnee, pedalate sulle distanze standard: 200, 300, 400 e 600 km. 

Parigi pareva un puntino lontanissimo, quasi impossibile da scorgere; poi, mano a mano, ha cominciato ad ingrandirsi, i contorni più definiti, sino a divenire un obbiettivo raggiungibile, un sogno realizzabile.

Mi separano poco più di 1000 km dalla partenza della Parigi Brest Parigi, circa 11 ore di auto…praticamente una inezia, un sogno che può divenire davvero materia tangibile…ma questo lo vedremo solo il 22 agosto…

Sogni

I sogni più belli, per me, sono quelli “comunitari”, quelli che li costruisci insieme agli amici e ai compagni di viaggio e con loro li puoi condividere e vivere in tutta la loro essenza.

E’ come quando costruisci una casa, c’è bisogno del progettista, del capomastro, dei muratori e dei manovali.
Mi piace pensare alla me stessa di quattro anni fa, a Gambettola, o di tre anni fa, alla 1001 Miglia d’Italia, come ad una semplice manovale, che seguiva passo passo le direttive dei più esperti “maestri e maestre randage”. Se mi guardo ora, penso di potere fare parte della squadra dei muratori, e di vedermi all’opera per iniziare la realizzazione del tetto, di questa bella casa, che abbiamo edificato in questi anni.

Grazie ai miei Capitani, Leo e Sonia, e al Mito Eros, insomma la mia squadra ma, soprattutto, i miei Amici, che mi hanno insegnato le randonnee e con i quali abbiamo condiviso tante avventure. Grazie alla mia Amica Monica che mi ha sempre sostenuta, supportata e sopportata! Grazie alle mie Amiche Simona, Cristina, Milva, Manu: son 35 anni che mi date corda per ogni idea bizzarra che mi passa per la testa! Grazie al mio Amico Manuele, “il fornaio scalzo”, che scommette sempre su di me.
Vi prendo tutti con me, seppure virtualmente, a Parigi…so che una mano me la darete!
E, ancora, grazie a Tiziano “Titti”, da poco arrivato nel mondo delle lunghe distanze ma con il vero spirito “randagio”, e con il quale abbiamo condiviso tutte le randonnee in questo 2019 e condivideremo anche la Parigi Brest Parigi. 
E un grazie immenso ed infinito a mio marito Paolo, per la pazienza e la sopportazione! 

Questa casa, a Gambettola, aveva forma e contorni indefiniti, poi, tutti insieme l’abbiamo pensata, disegnata ed edificata, ognuno per la sua parte. Ora, manca solo di posare le tegole sul tetto…è un lavoro che, se tutto va come deve, proverò, anzi proveremo con Tiziano, a concluderlo a Parigi il 22 agosto!

Son così i sogni…dei lavori di pazienza, spesso di fatica e, però, se ti guardi intorno, qualcuno che ti da una mano e, magari, lavora insieme a te, lo trovi sempre. E qua ci abbiamo lavorato davvero in tanti….

Adesso è meglio che corra a preparare la bici altrimenti, a Parigi, non ci arrivo in tempo per provare ad appoggiare le tegole sul tetto!

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Ringrazio sin da ora chi, da casa, non ci farà mancare il suo sostegno mentre proveremo a pedalare questi lunghi ed infiniti 1217 km

A questo link https://track.rtrt.me/e/PBP-2019#/tracker potrete seguire i passaggi ai punti di controllo della Parigi Brest Parigi: Cinzia num.  I026 e Tiziano num. K154

Written, edited and posted by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”

 

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6 risposte a “La Parigi Brest Parigi: un piccolo grande sogno”

  1. Sempre molto bellI i tuoi racconti. Che la strada ti sia amica anche alla PBP. Ti seguirò, assieme ad altri randagi, via internet.

    • Grazie Gigi, sarà importantissimo il sostegno di chi ci seguirà da casa, ci darà forza e ci spronerà a proseguire anche nei momenti di crisi 😉

  2. Se non ti conoscessi da sempre penserei che sei svitata, forse anche esaltata per certi versi.
    Imvece in te rimangono inalterati dalla fanciullezza la forza, il calore, la cocciutagine e la determinazione conditi di umiltà e ironia che mi hanno fatto volerti bene sin da quando odiavamo la ginnastica. Karma?

  3. Non mollare, ma questo già lo sai. Forza che Parigi ti aspetta. Che il vento ti sia favorevole. In bocca al lupo. Saluti ciclistici.