La “Siberia”

 

“Dove vai Cinzia?” “Faccio un giro a Novosibirsk, ci vediamo più tardi”…Lo sguardo stranito del mio vicino di casa segue la mia figura sino a ché non scompare dietro la prima curva. Forse si sta ancora interrogando su dove sia realmente andata o se davvero sia partita per Novosibirsk, capitale della Siberia.

In realtà la Siberia è a pochi kilometri da casa mia, tra Maranello e Castelvetro; mi piacciono le sue stradine poco trafficate, i campi di erba medica, di grano e granoturco. Si attraversa la statale “Nuova Estense” e ci si trova in un altrove che nulla ha a che fare con la realtà industriale circostante e con il traffico caotico. In questa stagione, quando termina la giornata lavorativa, prendo la bici e vado a fare “due giri di Siberia”.

Siberia

Siberia

Si sta bene lì, si pedala leggeri, pedalata dopo pedalata il peso della giornata trascorsa si scarica.

La Siberia mi piace perché è la porta di accesso alla collina, e l’appennino è lì a portata di mano, anzi di pedale. Dopo due giri di Siberia si sta meglio, si torna a casa con il sorriso.

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Le strade della Siberia

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Io

Ma, poi, perché si chiama Siberia? Non lo so, forse perché spesso c’è vento, ma poco importa il perché; la Siberia è la Siberia, e basta.

Posted by Cinzia Vecchi 11/06/2016

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6 risposte a “La “Siberia””

  1. Brava Cinzia ! mi hai fatto sorridere …io in Siberia ci sono stato ma mi piacerebbe anche venire in Siberia appenninica

    Sono in partenza per la Toscana, qui diluvia e la bici è nel bagagliaio….sperem !

    Maurizio

    • Maurizio se ti capita di passare dalle mie parti Ti ci porto; spero per Te che in Toscana non piova.

    • Bisogna ridare dignità alla Siberia, la frequentano decine di ciclisti ma non è mai nominata…se sono somara 😉