Facebike – Facce da bici

Facce da Facebike, una storia emiliana

“Facce da bici”

“Solo in provincia si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso come il ciclismo” Gianni Brera

Quando, per la prima volta, mi sono imbattuta in questa frase di Gianni Brera ho immediatamente pensato alla mia terra; all’Emilia, stretta tra il Po e l’appennino, e alle sue mille strade, che se le cerchi le trovi, dove ancora oggi silenzio e solitudine sono la regola.

I ciclisti li trovi proprio lì, da soli o a gruppi, a passo tranquillo o perennemente in gara: traguardo volante a tutti cartelli!

Basta osservare le maglie che indossano per intuire quanto il ciclismo sia popolare: ma quante sono le squadre?!? Migliaia, e ce n’è per tutti gusti: lo squadrone blasonato del negozio di gran lusso, la squadra della polisportiva, quella del bar e quella della parrocchia.

E poi ci sono dei “piccoli gioielli”, storie tutte da raccontare, figlie di queste nostre terre.

Facebike – Nonantola(Mo) Via dei Borghi n. 5

Un piccolo negozio, fuori dallo schema “bici standard – stesso stampo – tutto uguale”, nato dall’intuizione di tre persone, Sonia, Samuele e Mirko, che credono che il “mettere in bici” una persona sia un’opera unica e originale ogni volta. Che presuppone soluzioni diverse per ciascuno, tagliate su misura. Perché quando ti siedi sulla bici e cominci a pedalare devi stare bene! Qua “i meccanici” ti studiano bene a modo  e questa cosa di “metterti in bici” come si deve non gliela togli proprio dalla testa!

E così, dopo che ti hanno messo in bici, ti presentano anche la loro squadra che risponde alla stessa filosofia: di standard e di seriale non c’è nulla! Pensa che qui non c’è “il capitano” ma c’è “la capitana”, e pensa che nessuno ti obbliga a fare alcunché. Son strani, son proprio figli dell’Emilia, ce l’hanno nel sangue l’originalità di questa terra. E’ quasi disarmante questo modo di fare, però, i suoi frutti li ha dati. E così questa piccola squadra annovera cinque dei suoi tesserati nella Nazionale Randonneer (Sonia, Massimo, Eros, Eleonora, Cinzia), un campione nelle gare in circuito e nelle cronoscalate (Maicol), e finanche una compagine di cronomen (Maicol, Daniel, Paolo, Ugo).

Sarà per questo fare “gentile” e originale  che modi così diversi di intendere il ciclismo convivono bene insieme e, pensa, riescono persino a pedalare insieme senza “scattarsi in faccia” e “seminarsi l’un l’altro”! E si divertono pure, guarda che belle “Facce da bici”:

Maicol “il campione”

Sonia “la capitana”

Leo “il capitano”

Io e Mirko “Facce da bici”

Facebike: “il campione” “la capitana” e “il capitano”

Io dico che è il caso di andarli a trovare; Nonantola non è così lontana, a pochi km da Modena, è un bel paesone di pianura, con una splendida Abbazia del IIIV sec. capolavoro indiscusso del Romanico emiliano. E, poi, ci sono loro, le “Facce da bici”:  “Facebike” negozio di bici e  “Facebike team”.

Perché dove la trovi una squadra in cui ciascuno ha un valore riconosciuto per ciò che fa e per l’impegno che ci mette? Qui siamo tutti “agonisti”, nel senso più nobile del termine, perché ognuno di noi, cicloturista, granfondista, randonneer, cronoman, quando scende dalla bici sa che la sua “gara” è comunque vinta perché salendoci, su quella bici, e cominciando a pedalare si è comunque messo in gioco.

Cosa dite al Festival Filosofia quest’anno ci chiamano considerato che si parlerà proprio di “agonismo”?!?

In attesa di partecipare al Festival Filosofia i “Facebike” vi aspettano a Nonantola (Mo), in via dei Borghi n. 5  (a questo link le indicazioni stradali Facebike indicazioni stradali)

Fossi in voi un giro ce lo farei, ne vale la pena conoscere “la capitana” e “i meccanici”.

written, created and posted by Cinzia Vecchi “cinziainbici”