La bici da strada ha riposato per oltre un mese durante il quale le gambe e i piedi hanno ripreso confidenza con l’antico gesto del camminare e con il ritmo della lentezza
Un mese di cammini condivisi, alla scoperta di strade e sentieri; quasi a tracciare un personale “cammino di Santiago” in cui luoghi dell’anima e luoghi fisici si incontrano e si fondono

Appennino

strade
Il richiamo del pedale e la cena del Ciclofachiro
Arriva il momento di risalire in sella, il richiamo del pedale si fa sentire. E allora si ricomincia con un “divertissement” in mtb (vedi post del 23/11/2016) e, poi, con un paio di brevi uscite su strada, giusto per riprendere confidenza con il mezzo.
E’ un momento e si risveglia lo spirito “randagio” e il mai sopito desiderio della lunga distanza.
E allora non resta che cogliere l’occasione data dalla annuale cena del “Ciclofachiro” e recarsi in terra lombarda.
La cena
Sedersi attorno ad un tavolo con altri cinquanta randonneur significa abbandonare immediatamente la modalità “faccio giri brevi, la gamba deve riposare, non ho ancora programmi per la prossima stagione” ed inserire la modalità “riprendo domani, le gambe hanno già riposato, vado prima di subito a consultare il calendario 2017″…ecco terminato il periodo di riposo!!
Se, poi, a tutto ciò aggiungiamo una cena da “fuochi d’artificio” il gioco è fatto!
Per parafrasare Philip Dick, attorno a quel tavolo ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare: uomini “albero di Natale”, caraffe di vino prosciugarsi misteriosamente e bottiglie d’acqua ancora piene a fine cena, “randagie” intente a fotografare la propria immagine riflessa ma, soprattutto, tante belle persone, di quelle che fanno bene al cuore e all’anima.

Silvia, Cinzia e Sonia

Lauro

le “randagie”: Silvia, Rosanna, Cinzia, Nadia, Sonia e Carla

Graziano, Cinzia e Sonia

Cinzia, Fulvio e Sonia

Sonia, Lauro, Fulvio e Silvia
E’ chiaro, allora, come non si possa non risalire sulla bici da strada…vorrà pur dire qualcosa se “miliardi di kilometri” si incontrano e si siedono attorno allo stesso tavolo!
Il giro in bici
La cena ha, quindi, posto le premesse per il giro del mattino successivo.
Gli amici Franco e Rosanna provvedevano a disegnare un itinerario a cavallo tra Lombardia e Piemonte, tra Lago Maggiore e Ticino.
Da subito si prospettava una “bellissima” giornata autunnale umida e nebbiosa, insomma di quelle che piacciono a me, ove è possibile lasciare campo aperto all’immaginazione!
La prima tappa, con sosta caffè, avveniva a Oleggio ove ci raggiungeva l’amico Fausto, compagno di viaggio alla 1001 Miglia. E qui partiva immediatamente il “buongiornissimo” a tutti i nostri “fans”

Gruppo “buongiornissimo”
Si proseguiva, quindi, verso Arona – Lago Maggiore, non prima di avere sostato dinanzi al San Carlone

San Carlone
Il Lago Maggiore con la nebbia fa tanto Terra di Mezzo, Gran Burrone e regno degli Elfi, quasi che, da un momento all’altro, dovesse apparire Dama Galadriel o l’intera Compagnia dell’Anello…sicuramente Tolkien apprezzava la nebbia

Lago Maggiore: la Terra di Mezzo
E, poi, a Sesto Calende il Ticino, tributario alpino del Po, e che meraviglia pedalare a lato del suo corso

Sesto Calende: fiume Ticino
Il pedalare non è fatto solo di luoghi ma, soprattutto, di persone.
Praticando le randonnee ho imparato come la “specialità” e la “bellezza” siano caratteristiche non infrequenti nei randonneur. E di ciò ne ho avuto nuovamente prova alla cena del Ciclofachiro e alla pedalata del giorno successivo.
Lo scorso fine settimana è stato davvero il più bel regalo di Natale che potessi desiderare o, per meglio dire, il più bel regalo di Natale che ci potessimo fare.
Franco notava come “il calore dell’amicizia riscaldi le grigie giornate invernali” e davvero siamo riusciti a riscaldare e a dare colore ad una domenica che si presentava “bigia” e umida.
La calorosa ospitalità e accoglienza ricevute da Franco e Rosanna, la sortita di Fausto, compagno di viaggio alla 1001 Miglia, che ha voluto pedalare con noi, Sonia la nostra “Capitana” che non molla mai e continua a sorridere, io che pedalo, osservo e scrivo…amici con un cuore e un’anima grande. Per dirla con Charles Dickens “quelle persone che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo” Ecco perché siamo riusciti a scaldare una fredda giornata dell’autunno padano.
Sì ci siamo fatti davvero un regalo di Natale unico e speciale!

Sonia e Fausto

Fausto., Franco, Rosanna e Sonia

Franco, Rosanna, Sonia e Fausto
Insomma cene e giornate così rendono la vita migliore!
Piccola nota tecnica: il giro lo trovate a questo link Oleggio Arona Sesto Calende il kilometraggio complessivo è pari a 124 km
written, posted and edited by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”