Perdersi su strade deserte a due passi da casa e ritrovarsi a viaggiare con l’immaginazione a 1001 miglia di distanza
La televisione accesa, Sky TG 24, gli echi di un dibattito parlamentare, la politica impazzita, i ricordi di un recente passato, la disillusione, un comico travestito da rivoluzionario che urla…E’ troppo, meglio della buona musica in attesa che la temperatura esterna si alzi di qualche grado per potere uscire in bici.
I Velvet Underground in sottofondo, mi vesto a strati, la bici scalpita, son le 10,30 di una domenica mattina, si va.
Fa freddo, la nebbia penetra nelle ossa e mi accompagna per una decina di kilometri.

nebbia – Siberia di Maranello
Finalmente il sole, inizia un’altra storia.

sole – verso Puianello
Strade
Salgo lentamente lungo strade percorse decine, forse centinaia, di volte. Non hanno segreti, so esattamente dove la pendenza si farà più severa, dietro quale curva spianerà, dinanzi a quante case passerò, quale sia il punto migliore per scattare una foto.
Eppure queste strade hanno la capacità di trasfigurasi nell’attimo in cui si fanno deserte.
I calanchi, gli ulivi (ebbene sì anche a queste nordiche latitudini abbiamo gli ulivi!), i vigneti e il sole che veste di colori pastello tutto ciò. Non è più la Val Padana, sono le calde strade di Provenza, il sole accecante di Bretagna e Normadia che si fa largo tra le nuvole dopo la pioggia,

sole
la campagna belga con i suoi saliscendi.

strade
Il Panaro che assume le sembianze del Danubio, ed è già Baviera e Austria.
Sembra di essere a 1001 miglia da casa lungo queste strade deserte, persi nel nulla, liberi da pensieri ed immersi nel silenzio.
Potere della bicicletta che ti fa viaggiare sulle strade d’Europa a soli venti kilometri da casa

pedalando
e potere di queste strade che, a vederle così, ti portano lontano.
Perché anche l’immaginazione ti porta lontano e ti può salvare: è il viaggio nei luoghi del sé, così a portata di mano ma spesso sconosciuti.
E allora il pedalare diventa scoperta e conoscenza interiore, diventa un viaggio infinito.
Ecco perché, una volta saliti in sella, non si vorrebbe mai scendere.
Non è difficile viaggiare in sella ad una bici e perdersi a venti kilometri da casa.

bici
Written, edited and posted by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”