Il percorso
Terza randonnée di stagione e seconda trasferta dell’anno in terra lombarda.
Partiamo da Modena poco prima delle cinque della mattina; la compagine dei randagi modenesi è composta da me e da Alberto. In autostrada ci fa compagnia una magnifica luna piena, il cielo è sereno, si prospetta una bella giornata. Nemmeno il tempo di ritirare le carte di viaggio e montare le bici che già si è formato il solito gruppo di amici randagi con il quale condivideremo tutti i 190 km del percorso: Fausto, Rosanna, Franco, Graziano, Francesca, Gaspare, Pier Luigi e Carmine “Il Principe”, e per qualche tratto ci terrà compagnia anche Biagio.
Alle otto partiamo e, dopo pochi km, capiamo che non sarà una passeggiata. Il percorso sarà tutta una teoria di vallonato, muri e salite. Sui nostri ciclocomputer, spesso, vedremo indicate pendenze a doppia cifra…una vera pacchia per le gambe soprattutto in una giornata assai calda come quella di ieri.
L’asprezza del percorso è stata, però, mitigata dalla bellezza dei luoghi: si pedala sempre bene con vista lago Maggiore o lago di Lugano! Così come piacevole è stato attraversare i centri storici di piccoli paesi, scoprire Arcumeggia con le sue case dipinte, oppure passare per Viggiù il paese dei Pompieri. Le salite di Arcumeggia, Villaggio Olandese e Passo Sette Termini sono state una gioia per le nostre gambe, soprattutto le improvvise impennate oltre il 10%…d’altro canto abbiamo voluto la bicicletta e, quindi, pedaliamo senza lamentarci!

Arcumeggia

Lago di Lugano

Viggiù

Insomma il percorso è promosso a pieni voti e la Lombardia, da me poco conosciuta, si sta rivelando davvero una terra tutta da pedalare.
Persone
Il colpo d’occhio alla partenza e durante il percorso è particolarmente suggestivo: siamo in tantissimi ad indossare la maglia azzurra della nazionale e, pedalando in salita, sembriamo un mare ondeggiante sulla montagna!

maglie azzurre
La sorpresa di giornata si chiama Carmine “Il Principe” che, non appena si palesa, viene circondato dai fans ai quali dispensa saluti, abbracci, baci e finanche autografi!
Il Principe pedalerà con noi per tutti i 190 km e nemmeno un fastidioso male alla gola sarà capace di frenare la sua proverbiale loquacità.

Carmine “Il Principe”
Alle otto partiamo, l’andatura è la solita “né forte né piano ma sempre lontano”. Procediamo compatti nei tratti di pianura, non appena la strada sale ognuno procede del proprio passo salvo, poi, ricompattarci allo scollinamento. Mano a mano che procediamo aumenta il caldo e, di conseguenza, si scaldano anche i pensieri. E così sulla strada che conduce al Passo Sette Termini prenderà vita uno smisurato “momento autostima”. “Il Principe” si guarda intorno e sentenzia: “Qui, su questa strada, c’è la storia delle randonnée; ci sono persone che hanno portato a termine grandissime imprese: Parigi – Brest – Parigi, 1001 Miglia, Sicilia non stop, la Campionessa Italiana in carica, un Campione Italiano” e io di rimando “Sì, stiamo portando in giro miliardi di kilometri percorsi sulle strade d’Italia, d’Europa e del mondo” Fa caldo, molto caldo...ma c’è del vero in questo scambio di battute, e poi talvolta bisogna pure stimarsi per quanto di buono riusciamo a fare.

Rosanna: Campionessa Italiana Randonnée

Franco

Fausto

Pier Luigi

Alberto

Graziano e Rosanna
Le strade delle randonnèe, poi, sono foriere di incontri. E così, al primo controllo, conosco personalmente Paolo Mancini che si accerta immediatamente se il percorso sia o meno di nostro gradimento avvertendoci che la parte più bella la vedremo successivamente transitando nei pressi del Lago di Lugano (e così sarà).
Al km 103 circa “Il Principe” sentenzierà che i tratti in salita sono terminati…da lì sarà una lunga teoria di vallonati, muri e strappi a doppia cifra…e, per qualcuno, arrivano immancabilmente i crampi. Ma niente paura, siamo randonneur, si rallenta il passo, si fanno due battute, i crampi si tengono sotto controllo e si arriva al traguardo tutti insieme come sempre.
Insomma anche ieri siamo ci siamo fatti del bene andando a caccia di bellezza: i laghi, le stradine secondarie, le farfalle gialle sulla strada che conduce al Passo dei Sette Termini, i piccoli paesi con i passaggi stretti, e quelle piazze meravigliose dove si affacciano il Municipio e la Chiesa.
La bicicletta è un mezzo privilegiato per incontrare la bellezza e per chi la sa vedere e riconoscere.
Franza Kafka scriveva che “La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio”.
Ecco, noi siamo così!

Foto scattata da Franco
Un ringraziamento ai volontari presenti presso i ristori ed al pasta party finale per la disponibilità e la cortesia dimostrata nei confronti di tutti noi randonneur.
A questo link il percorso della randonnée https://www.strava.com/activities/935437631
Written, edited and posted by Cinzia Vecchi “Cinziainbici”
Ciao Cinzia, innanzitutto buona serata poi i doverosi e meritati complimenti per il resoconto e le belle foto che documentano molto bene la nostra rando e aumenta il nostro narcisismo nel vederci così ben presentati. Credimi, mi hai fatto venire una gran voglia di tornare a pedalare con voi. Nei miei programmi futuri, con l’aiuto di Fausto ci sarà possibilità di farlo. Arrivederci appena possibile. Ti auguro tante buone pedalate.
Ti ringrazio Pier Luigi, è stato un piacere conoscerti e pedalare con te. Come hai visto siamo un gruppo di persone a cui piace divertirsi pedalando, quando vuoi sei il benvenuto. Ci vediamo presto. 😉😊
Brava come sempre, contavo sul tuo bel articoletto!
Grazie Marco e alla prossima randonnee 😉