Una giornata speciale: bici e cuore

Una giornata speciale: persone, bici, tanto cuore, luoghi ed emozioni

Emozioni e cuore

Il Morelli Day “iLombardia” può essere sintetizzato da questa foto

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cuori randagi

Questa randonnee, come scrivevo ne Il Lombardia, la corridora, la capitana e il campione, ha assunto per me, ed anche per gli altri amici, un significato particolare.
Ieri ho e abbiamo pedalato per e con “la capitana” ed “il campione”.
“La capitana” mi ha insegnato le randonnee, mi ha fatto conoscere un mondo pieno di umanità e solidarietà, e da lei ho imparato che non si lascia nessuno per strada. Se un tuo compagno di viaggio è in difficoltà si rallenta il passo, e si procede con lui e a fianco a lui. Si fa qualche sosta in più per recuperare e per potere arrivare tutti al traguardo.
Ieri, sul Ghisallo, “capitana” e “campione” siamo arrivati su insieme a voi come vi avevo promesso. Il cuore ce l’abbiamo messo tutto.
Il senso di questa randonnee è tutto racchiuso qui: si parte insieme, si pedala insieme, non si lascia indietro nessuno e si arriva insieme!

E alla fine di questi 190 km ci siamo arrivati insieme, la “corridora”, la “capitana” e il “campione”. Questo brevetto è anche e soprattutto vostro e non c’è bisogno di scrivere oltre. Forza Samu e forza Sonia! Maimollare!

spciale

“iLombardia”

Persone e luoghi

Ieri è stata l’occasione per pedalare nuovamente insieme a Franco, Graziano e Rosanna con i quali durante l’anno abbiamo condiviso pezzi di randonnee. E quale onore pedalare con Rosanna, vincitrice in pectore del campionato italiano randonnee donne!

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Franco, Pamela, io, Rosanna e Fausto

E, poi, che bello ritrovarsi con Stefano e Fausto, straordinari compagni di viaggio alla 1001 Miglia d’Italia, e pedalare nuovamente insieme una randonnee. Certo che noi, quando ci si trova, solo percorsi “cattivi”…la prossima volta vediamo di pedalare su strade meno impegnative.

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Fausto e Stefano

Come ogni randonnee che si rispetti è stata anche l’occasione per intrecciare nuove conoscenze: Pamela, fortissima randonneuse con la quale abbiamo condiviso tutto il percorso.

Il percorso del Morelli Day “iLombardia” si snoda proprio sulle strade della classica – monumento “Giro di Lombardia”. Chi va in bici, almeno una volta, deve pedalare nei luoghi che hanno fatto la storia del ciclismo e cimentarsi con le ascese del Ghisallo, Sormano e Civiglio.
Il percorso è decisamente impegnativo e “spaccagambe”. La pianura è ridotta ai minimi termini: muri, saliscendi e salite! Non c’è bisogno di recarsi nelle Fiandre per cimentarsi con “i muri”, la Brianza, infatti, ne offre in gran quantità e decisamente “cattivi”. Così come i saliscendi affrontati al rientro, nel varesotto, una vera “festa” per le gambe già messe a dura prova dalle precedenti ascese.
Se volete rendervi conto della difficoltà del percorso potete trovarlo a questo link “iLombardia”…non è uno scherzo!

Il Ghisallo e Sormano sono il “piatto forte” di questa randonnee sia per ciò che rappresentano nell’immaginario di chi pedala sia per la difficoltà della salita.
Nei pressi di Bellagio si abbandona il lungo lago per salire al Ghisallo ed,immediatamente, ci si rende conto che non sarà una passeggiata. La strada sale frequentemente con pendenze a doppia cifra. Non rimane che porsi in un atteggiamento di rispetto, evitare di strafare, salire ognuno del suo passo e concedersi una sosta fotografica per prendere fiato

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Lago di Como salendo al Ghisallo

Finalmente dopo circa 8 km di ascesa si distingue il profilo della Chiesa del Ghisallo e si comprende che questa fatica è giunta al termine. La soddisfazione è tanta e ci si concede una piccola sosta

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Ghisallo

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Ghisallo

Terminata l’ascesa si riparte alla volta di Sormano.
E qui un interrogativo è sorto spontaneo: si fa il muro o si sale per la strada normale? Io non ho avuto dubbi, dopo avere patito il Ghisallo affrontare il muro di Sormano avrebbe significato percorrerlo interamente a piedi. Alcuni temerari, invece, si sono cimentati con successo superando brillantemente l’ostacolo. L’amico Massimiliano Pantalone riusciva ancora a sorridere al termine del muro!

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Massimiliano

Insomma il prossimo anno dovrò tornarci solo per affrontare il muro!

Scollinato Sormano, dopo una lunga discesa, ci aspettava il meraviglioso lungo lago sino a Como dove avremmo affrontato, in sequenza, la salita di Civiglio e di San Fermo della Battaglia, per poi rientrare a Nerviano dopo 190 km e dieci ore di pedalata: stanchi ma contenti di avere portati a termine anche questa impresa.

written, edited and posted by Cinzia Vecchi Cinziainbici

 

 

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